martedì 21 luglio 2009

Francesco Colli, Alessandro Prandoni, L'Essere a due facce. Filosofia e ontologia nell'ultimo Merleau-Ponty



Isbn 9788884831199
Anno 2002
pp. 325
Euro 18,00



È ancora possibile la filosofia, dopo la crisi del pensiero e delle scienze nel Novecento? E che direzione può assumere, allora, un discorso sull'Essere che cerchi di sfuggire alle difficoltà della metafisica?
Attraverso una lettura della filosofia di Merleau-Ponty - e in particolare degli ultimi suoi scritti (L'occhio e lo spirito, Il visibile e l'invisibile, La natura, Notes de cours 1959-1961) nonché di alcuni materiali inediti - il presente volume intende affrontare questa duplice domanda.
Sforzandosi di superare l'alternativa metafisica fra visibile e invisibile, Merleau-Ponty ci introduce in una dimensione concettuale in cui sembra aperta una “terza via”, illustrata dalle nozioni di “carne” e “reversibilità”. E allo stesso tempo contribuisce a definire di nuovo lo statuto di un pensiero che, comunque tenuto a riflettere su se stesso, ha rinunciato alla pretesa di guardare il mondo dall'alto.
Il volume percorre questa via anche ricorrendo ad alcune “derive” filosofiche, legate ai nomi di Althusser, Spinoza, Platone, Nietzsche. Inoltre, comprende un'appendice dedicata all'interpretazione delle nozioni merleau-pontiane di “spazio” e “tempo” che, come risulta dai Papiers Merleau-Ponty, sembrano aprire uno scenario, anche ontologico, in buona parte inedito.

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