La fenomenologia storica del puro atto intenzionale, totalmente spoglio di vissuti, è la celebrazione di un atto di vedere che è vuoto e che, in quanto tale, non può vedere nulla. M. Henry, ritrovando il vissuto – fatica, gioia, dolore… – dell'atto intenzionale, vissuto che si rivela a sé stesso anteriormente e indipendentemente da ogni relazione e da ogni opposizione (atto e suo oggetto), può portare la fenomenologia al suo approdo naturale e necessario, quello dell'automanifestazione e dell'identità pensiero-sentimento.
Gioacchino Molteni ha fatto il dottorato in filosofia all'Institut Supérieur de Philosophie di Lovanio con A. De Waehlens; ha insegnato filosofia in un liceo classico di Milano e Introduzione alla Teologia all'Università Cattolica dove ha pubblicato diversi scritti nella collana Testi Universitari dell'Editrice Vita e Pensiero.
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